Grande ospite al Giffoni Film Festival, Jean Reno scherza subito con i giornalisti parlando in italiano: 'Datemi solo due giorni e parlerò un napoletano perfetto!'
L'attore francese poi spiega che per lui la vera essenza del Giffoni Film Festival è la luce: 'Quella che arriva dal cuore del suo ideatore, Claudio Gubitosi, e dai ragazzi del Gff che riescono a trasmetterla agli altri', subito dopo ci tiene a precisare che 'Senza i bambini noi non siamo niente. Io lo so bene perché ho sei figli'.
Il protagonista di Leon e di Nikita, due dei suoi film più famosi, ha preferito dare poche anticipazioni sui sui prossimi impegni lavorativi, smentendo però le voci che lo davano protagonista della trasposizione cinematografica del romanzo Io Uccido di Giorgio Faletti.
Più spazio alle sue 'passate' esperienze lavorative, soprattutto quelle con attori italiani e tra tutti il suo ricordo si sofferma soprattutto su Benigni: 'Roberto è un angelo, per me è una meraviglia. E’ straordinario, un uomo dal grande cuore'.
Nella conferenza stampa Jean Reno spiega perchè secondo lui la gente al momento vuole andare a vedere soprattutto film leggeri: 'La gente conosce fin troppo bene cos’è il dramma, lo vive ogni giorno, mai come in questo momento. E preferisce quindi, andare al cinema per distrarsi, per vedere qualcosa di diverso da quello che la vita offre loro nella realtà'. In chiusura un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere la carriera di attori: 'Non bere troppo, non assumere droghe, mangia bene e dormi molto. Rispetta il tuo corpo perché è il tuo strumento di lavoro'.
Subito sotto la notizia alcune immagini di Jean Reno al Giffoni Film Festival.